I pochi ebrei che vivevano alla Mecca non
erano molto ben informati circa la loro religione. Quando Maometto affermò di
essere un profeta che si inseriva nella tradizione biblica ebraica, gli
credettero sulla parola. A Medina invece, la comunità ebraica era vasta,
contava anche rabbini ed esperti di religione ebraica. Di conseguenza, Maometto
si trovò ad affrontare numerosi gravi interrogativi circa le sue convinzioni e
non riuscì a convincere le tribù ebraiche di Medina di essere uno dei loro
profeti. Risultava infatti evidente che il Corano non coincideva con le Sacre
Scritture.
Questo fece infuriare Maometto, che reagì
denigrando gli ebrei e sostenendo che le Scritture erano state falsificate,
eliminando le parti ove si preconizzava la sua venuta. In realtà, l'intero
messaggio del Corano è così fondamentalmente diverso dalla Torah (la Bibbia
ebraica o "Vecchio Testamento"), che risulta difficile affermare che
Allah possa essere identificato con il Dio degli ebrei. Maometto rivolse la
medesima accusa di aver falsificato le Scritture anche ai cristiani, ma le
versioni della Bibbia e della Torah rinvenute fino ad oggi, precedenti a
Maometto di centinaia o anche migliaia di anni, non contengono alcun
riferimento che giustifichi tale affermazione.
Da questo momento in poi l’Islam sarebbe
stato intriso di antisemitismo. In effetti, la lettura attenta della biografia
di Maometto rivela più odio per gli ebrei del Mein Kampf di Hitler6.
Fino a questo momento Maometto aveva imposto ai suoi seguaci di pregare rivolti
verso Gerusalemme, da qui in poi cambiò idea, sostenendo che fosse necessario
pregare rivolti verso la Kaʿba della Mecca. Le sue
narrazioni e i suoi insegnamenti cominciarono a rivolgersi con disprezzo ad
ebrei e cristiani e il Corano afferma che Allah li trasformerà in maiali e
scimmie.
Mogli bambine
Non molto tempo dopo il suo arrivo a Medina,
Maometto consumò il suo matrimonio con Aisha, che allora aveva nove anni.
Maometto accettò con riluttanza che lei portasse le sue bambole nell’harem, in
quanto odiava ogni forma di immagine, incluse sculture o dipinti. L’età di
Aisha in quel momento è confermata da diversi hadith fra i più affidabili.
Altri hadith più deboli sembrerebbero contraddire questo fatto, spesso citati
da musulmani che vogliono negare l'accusa che Maometto fosse un pedofilo. Si
tenga presente, tuttavia, che il manuale più venerato della Sharia – che si basa sull'esempio della
vita di Maometto – fornisce
istruzioni per divorziare da una moglie che non ha ancora raggiunto la pubertà7.
Dall’hadith
di Bukhari:
B5,58,234 Quando io [Aisha] fui promessa in matrimonio a Maometto ero una
bambina di sei anni. Andammo a Medina; poi mi ammalai, e mi caddero i capelli.
Più tardi i miei capelli ricrebbero e mia madre, Um Ruman, venne da me, mentre
giocavo sull’altalena con delle amiche. Mi chiamò, e io andai da lei, senza
sapere che cosa mi volesse fare. Mi prese per mano e mi fece rimanere in piedi
accanto alla porta di casa. In quel momento ero senza fiato. Quando il mio
respiro tornò normale, mi portò dell’acqua e con essa mi strofinò il viso e la
testa. Poi mi condusse in casa, dove vidi alcune donne che mi dissero: “I migliori auguri, la
benedizione di Allah e buona fortuna”. Mi affidò a loro e mi prepararono per il
matrimonio. Maometto venne da me inaspettatamente in mattinata e mia madre mi
consegnò a lui. A quel tempo ero una
bambina di nove anni.
Commenti dell'autore
Fecundism (parola derivata da fecondità, non
esiste in italiano): è la politica di promozione di un tasso di natalità
intenzionalmente alto in un gruppo allo scopo di allargare i suoi numeri
relativamente ad altri gruppi e, di conseguenza, la sua influenza politica.
(Fonte: Wikipedia)
Naturalmente
forte è la tentazione di dare un giudizio morale su questa situazione. Per gli
standard odierni (occidentali), ciò che Maometto ha fatto è stato moralmente
ripugnante e altamente illegale; tuttavia molte società hanno avuto concetti
molto diversi dal nostro sulla minore età, anche se nove anni sembrano
rappresentare l'estremità inferiore della scala.
Nell’Arabia del settimo secolo
questo matrimonio non sembra causare polemiche e si può ragionevolmente
ritenere che fosse accettabile per le norme della società di Maometto. Mi sento
anche in dovere di sottolineare che un buon numero di sant’uomini
autodichiarati hanno sfruttato la loro posizione e commesso atti illeciti con
ragazze minorenni. Se questa fosse la peggiore azione di Maometto,
probabilmente in questo momento non starei scrivendo di lui.
Come vedremo
presto, dal momento in cui ha dichiarato di essere un profeta l’obiettivo
principale di Maometto sembra essere stato quello di costringere il mondo
intero a riconoscerlo come unico profeta di Dio. Ogni aspetto della sua vita e
della sua religione è concentrato su questo obiettivo. Mentre il grande
appetito sessuale di Maometto è chiaramente documentato nei libri sacri
dell'Islam, per comprendere il suo atteggiamento verso le donne e il sesso è
necessario considerarlo nel contesto dell’espansione politica e militare.
Questo argomento potrebbe sembrare una vuota speculazione in questa fase, ma
con lo sviluppo della storia, altri pezzi del puzzle andranno al loro posto e
aiuteranno a comprendere meglio la situazione nel suo complesso.
Maometto non è
stato il primo a promuovere la natalità e la fecondità con fini politici e
certamente non sarà l’ultimo. La Chiesa cattolica potrebbe essere uno degli
esempi più lampanti di tale pratica ed anche il presidente Mao la sfruttò con
grande efficacia, anche se la leadership cinese successivamente fu obbligata ad
attuare la politica del "figlio unico", per evitare le conseguenze
negative della sovrappopolazione come la fame, la povertà e il
sovraffollamento.
L'Islam non si
preoccupa di queste conseguenze, che sono caratteristiche della maggior parte
delle società islamiche.
Il
sovraffollamento porta anzi i musulmani a emigrare, appena possibile, in nuovi
territori, dove il processo proseguirà il suo ciclo. Questo fa parte della
strategia dell'Islam fin dall’Egira (emigrazione a Medina) di Maometto. Prima
di delineare il modo in cui l'Islam raggiunge questo alto tasso di natalità,
diamo un'occhiata a ciò che l'Islam ha da dire sulla posizione della donna
nella società islamica.
La sezione
seguente è tratta da un articolo di Bill Warner del Centro per lo Studio
dell'Islam politico.
Il modo migliore per conoscere la legge della Sharia
è quello di esaminare le leggi vigenti. La fonte migliore è Reliance of
the Traveller: A Classic Manual of Islamic Sacred Law
tradotta da Nuh Ha Mim Keller, edita da Amana Publications, 1994. La Sharia è
organizzata con una struttura numerata ed ogni citazione riporterà il numero
dell’indice.
Matrimonio forzato
Una donna può essere costretta a sposare una
persona che non vuole.
M3.13 Ogni volta che la sposa è vergine, il padre
o il padre del padre può maritarla senza il suo permesso, anche se si consiglia
di chiedere il suo permesso se ha raggiunto la pubertà. Il silenzio di una
vergine è considerato consenso.
Sesso forzato
La moglie deve fare sesso ogni volta che il
marito lo richiede.
M5.1 È obbligatorio per una donna lasciare che il
marito faccia sesso con lei immediatamente quando:
(a) Lui lo richiede;
(b) Si trova a casa;
(c) Può fisicamente sopportarlo.
Percosse alle mogli
Il Corano dice che una moglie può essere
picchiata e Maometto lo raccomanda nel suo ultimo sermone alla Mecca. Ecco la Sharia:
Trattare con una moglie ribelle
M10.12
Quando il marito nota dei segni di ribellione in sua moglie sia nelle parole,
quando per esempio lei gli risponde freddamente mentre aveva l’abitudine di
rispondergli con gentilezza, o lui le chiede di venire a letto e lei si
rifiuta, in contrasto con la sua solita abitudine; sia negli atti, come quando
lui la trova maldisposta mentre prima era gentile e allegra, il marito deve
avvertirla a parole, senza allontanarsi da lei o percuoterla, perché lei
potrebbe avere un motivo.
L'avvertimento
potrebbe essere dirle:
“Temi Allah
e ricorda ciò che mi devi”
o potrebbe
essere spiegarle che la sua ribellione annulla l’obbligo di sostenerla e darle
spazio tra le altre mogli, o potrebbe essere informarla:
“Obbedirmi
è un tuo dovere religioso".
Se lei
insiste nella ribellione, lui eviterà di dormire (fare sesso) con lei senza
spiegazioni e potrà colpirla, ma non in modo da ferirla, nel senso che non può
lasciarle lividi, romperle delle ossa, lasciare delle ferite o comunque far
scorrere il suo sangue. È illegale colpire al volto. Se lei è ribelle, può
colpirla solo una volta o anche più di una volta, anche se un parere più debole
sostiene che lui non la può colpire di nuovo, a meno che non si ripeta la
ribellione.
Quindi diamo un'occhiata a come questo influenza
il tasso di natalità in una società musulmana.
1) Poiché la legge Sharia segue l'esempio di
Maometto, l'età minima per il matrimonio dovrebbe essere nove anni. Il governo
dell'Arabia Saudita sta attualmente (2014) cercando di introdurre un'età minima
per il matrimonio a sedici anni. Questo è probabilmente l’esito di un insieme
di fattori, imbarazzo e pressioni internazionali incluse, ma si trova ad
affrontare la dura opposizione di tutte le potenti autorità religiose (al
momento attuale non c'è un'età minima per il matrimonio in Arabia Saudita8).
2) Nelle società islamiche, l'onore di una
famiglia è quanto di più importante ci sia, e dipende in gran parte dal
comportamento irreprensibile dei suoi membri di sesso femminile. Sposare le
figlie il più presto possibile riduce la possibilità di comportamenti sessuali
inopportuni prima del matrimonio.
3) Le ragazze
hanno poca voce in questa materia.
4) Una volta sposata una ragazza non ha il
diritto di rifiutare un rapporto sessuale con il marito, se non in circostanze
estreme.
5) La contraccezione nelle società islamiche è
disapprovata. L’Islam promuove le famiglie numerose.
6) La predestinazione è una convinzione basilare
nell'Islam. Tutto è stato progettato da Allah e nessuna azione dei singoli
potrà alterare il suo piano. Pertanto non ha senso preoccuparsi del
mantenimento dei bambini. Quando si chiede ai musulmani come potranno mantenere
i loro numerosi figli, una risposta comune è "Allah provvederà".
7) Un musulmano può avere fino a quattro mogli.
Ci si aspetterà che una donna di età fertile il cui marito muore per qualsiasi
motivo si risposi. Nel caso di una guerra che coinvolga un gruppo musulmano in
cui tre quarti degli uomini musulmani vengano uccisi, il tasso di natalità non
sarà quindi troppo influenzato.
In teoria,
quindi, una donna può sposarsi a 9 anni e da allora essere costantemente
gravida. Vent’anni dopo, quando una ragazza non musulmana potrebbe essere in
attesa del suo primo bambino, una ragazza musulmana potrebbe avere 10 figli.
Naturalmente nella realtà i numeri sono di molto inferiori, con l’alta
mortalità infantile e materna a rappresentare solo una parte dei fattori
limitanti.
L’Islam
esercita un grado di controllo sui suoi seguaci molto più forte della maggior
parte delle altre religioni.
Anche la Chiesa cattolica promuove un alto tasso
di natalità, ma in Italia, sede della Chiesa, il tasso di natalità è tra i più
bassi del mondo. In una società governata dalla Sharia la pressione a seguire
queste regole sarà molto forte, ma anche per i musulmani che vivono nei paesi
occidentali i risultati sono evidenti. In Francia, dove si stima che il 10%
della popolazione sia musulmana, quasi un terzo dei bambini nati sono
musulmani. Negli anni a venire ci si possono aspettare grandi cambiamenti
demografici in tutto il mondo occidentale a favore delle popolazioni musulmane.
Anche se non
tutti i paesi islamici stanno promuovendo la crescita incontrollata della
popolazione, il trend può essere visto chiaramente da un breve sguardo alle
statistiche globali sulla popolazione.
Dal New York Times:9
Associated Press Gaza
Hanan Suelem voleva abortire dopo la settima
gravidanza, ma i religiosi islamici le dissero che sarebbe stato come “uccidere
un'anima”. Le rispose era la sua anima a morire. "Dopo questo, basta, mai
più", disse, parlando quasi in un sussurro. "Ho saputo adesso della
spirale."
Le scuole della zona operano su due o tre turni
per accogliere la crescente popolazione palestinese. La popolazione di Gaza di
1,1 milioni è destinata a raddoppiare entro il 2014. La metà ha meno di 15
anni. Si tratta di una zona già altamente congestionata con pochi posti di
lavoro, abitazioni gravemente inadeguate e quasi senza risorse naturali. La
Cisgiordania e Gaza insieme hanno una popolazione di oltre 3 milioni, che dovrebbe
salire a 5,5 milioni in 14 anni. Il tasso di fertilità è di sette figli per
donna. Quasi tutti i bambini sopravvivono e l’aspettativa di vita è di 73 anni.
Molti giovani palestinesi non vogliono che i loro figli soffrano come loro, in
famiglie povere e sovradimensionate, però le famiglie numerose non sono solo
tradizionali, ma un punto di orgoglio nazionalista, e anche un modo di superare
gli israeliani sulla terra che i due gruppi condividono.
Fortunatamente, i funzionari della sanità e
dell'istruzione sostengono silenziosamente la pianificazione familiare
attraverso cliniche e servizi sociali. Le donne vengono informate sui diversi
metodi di contraccezione, che siano accettabili sotto l'Islam – tutto fuorché i metodi permanenti, come la
sterilizzazione o legatura delle tube. La pillola e la IUD per il controllo
delle nascite stanno guadagnando favore. I sanitari suggeriscono delicatamente
di distanziare le nascite, dal momento che la proposta di porre limiti alle
dimensioni della famiglia violerebbe l’insegnamento islamico. Viene ricordato
alle donne che, nel Corano, Allah ordina di allattare per due anni. In
Cisgiordania la fertilità si attesta a 5,6 figli per donna, rispetto a Israele,
che con una media circa 2,7 figli, è prossimo alla media mondiale. Gaza cresce
di oltre il 4% l'anno, mentre Israele cresce solo il 2% l'anno, compresa la
forte immigrazione. Avvocati palestinesi stanno spingendo per una legge che
aumenti l'età legale per il matrimonio, dal momento che la metà delle donne
palestinesi si sposano prima di raggiungere i 18 anni ed è legale per loro
sposarsi a 15 a Gaza e a 17 in Cisgiordania.
Commenti dell'autore:
Nel 1948 vi
erano circa 170 000 rifugiati arabi (non esistevano
"palestinesi" a quel tempo); oggi sono circa 5 milioni.
6 Centro per lo studio dell'Islam politico analisi statistica dei islamici
Sacri Testi
7 Reliance of the Traveller
tradotto da Nuh Ha Mim Keller, da Amana Publications, 1994.
8 http://globalpublicsquare.blogs.cnn.com/2013/05/27/will-saudi-arabia-end-child-marriage
9 24 febbraio 2000, NY Times.
Cramped Gaza Multiplies at unprecedented rate
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