domenica 28 agosto 2016

6 Gli ebrei cadono in disgrazia


I pochi ebrei che vivevano alla Mecca non erano molto ben informati circa la loro religione. Quando Maometto affermò di essere un profeta che si inseriva nella tradizione biblica ebraica, gli credettero sulla parola. A Medina invece, la comunità ebraica era vasta, contava anche rabbini ed esperti di religione ebraica. Di conseguenza, Maometto si trovò ad affrontare numerosi gravi interrogativi circa le sue convinzioni e non riuscì a convincere le tribù ebraiche di Medina di essere uno dei loro profeti. Risultava infatti evidente che il Corano non coincideva con le Sacre Scritture.

Questo fece infuriare Maometto, che reagì denigrando gli ebrei e sostenendo che le Scritture erano state falsificate, eliminando le parti ove si preconizzava la sua venuta. In realtà, l'intero messaggio del Corano è così fondamentalmente diverso dalla Torah (la Bibbia ebraica o "Vecchio Testamento"), che risulta difficile affermare che Allah possa essere identificato con il Dio degli ebrei. Maometto rivolse la medesima accusa di aver falsificato le Scritture anche ai cristiani, ma le versioni della Bibbia e della Torah rinvenute fino ad oggi, precedenti a Maometto di centinaia o anche migliaia di anni, non contengono alcun riferimento che giustifichi tale affermazione.

Da questo momento in poi l’Islam sarebbe stato intriso di antisemitismo. In effetti, la lettura attenta della biografia di Maometto rivela più odio per gli ebrei del Mein Kampf di Hitler6. Fino a questo momento Maometto aveva imposto ai suoi seguaci di pregare rivolti verso Gerusalemme, da qui in poi cambiò idea, sostenendo che fosse necessario pregare rivolti verso la Kaʿba della Mecca. Le sue narrazioni e i suoi insegnamenti cominciarono a rivolgersi con disprezzo ad ebrei e cristiani e il Corano afferma che Allah li trasformerà in maiali e scimmie.

Mogli bambine
Non molto tempo dopo il suo arrivo a Medina, Maometto consumò il suo matrimonio con Aisha, che allora aveva nove anni. Maometto accettò con riluttanza che lei portasse le sue bambole nell’harem, in quanto odiava ogni forma di immagine, incluse sculture o dipinti. L’età di Aisha in quel momento è confermata da diversi hadith fra i più affidabili. 

Altri hadith più deboli sembrerebbero contraddire questo fatto, spesso citati da musulmani che vogliono negare l'accusa che Maometto fosse un pedofilo. Si tenga presente, tuttavia, che il manuale più venerato della Sharia che si basa sull'esempio della vita di Maometto fornisce istruzioni per divorziare da una moglie che non ha ancora raggiunto la pubertà7.

Dall’hadith di Bukhari:
B5,58,234 Quando io [Aisha] fui promessa in matrimonio a Maometto ero una bambina di sei anni. Andammo a Medina; poi mi ammalai, e mi caddero i capelli. Più tardi i miei capelli ricrebbero e mia madre, Um Ruman, venne da me, mentre giocavo sull’altalena con delle amiche. Mi chiamò, e io andai da lei, senza sapere che cosa mi volesse fare. Mi prese per mano e mi fece rimanere in piedi accanto alla porta di casa. In quel momento ero senza fiato. Quando il mio respiro tornò normale, mi portò dell’acqua e con essa mi strofinò il viso e la testa. Poi mi condusse in casa, dove vidi alcune donne che mi dissero: “I migliori auguri, la benedizione di Allah e buona fortuna”. Mi affidò a loro e mi prepararono per il matrimonio. Maometto venne da me inaspettatamente in mattinata e mia madre mi consegnò a lui. A quel tempo ero una bambina di nove anni.

Commenti dell'autore
Fecundism (parola derivata da fecondità, non esiste in italiano): è la politica di promozione di un tasso di natalità intenzionalmente alto in un gruppo allo scopo di allargare i suoi numeri relativamente ad altri gruppi e, di conseguenza, la sua influenza politica. (Fonte: Wikipedia)

Naturalmente forte è la tentazione di dare un giudizio morale su questa situazione. Per gli standard odierni (occidentali), ciò che Maometto ha fatto è stato moralmente ripugnante e altamente illegale; tuttavia molte società hanno avuto concetti molto diversi dal nostro sulla minore età, anche se nove anni sembrano rappresentare l'estremità inferiore della scala. 

Nell’Arabia del settimo secolo questo matrimonio non sembra causare polemiche e si può ragionevolmente ritenere che fosse accettabile per le norme della società di Maometto. Mi sento anche in dovere di sottolineare che un buon numero di sant’uomini autodichiarati hanno sfruttato la loro posizione e commesso atti illeciti con ragazze minorenni. Se questa fosse la peggiore azione di Maometto, probabilmente in questo momento non starei scrivendo di lui.

Come vedremo presto, dal momento in cui ha dichiarato di essere un profeta l’obiettivo principale di Maometto sembra essere stato quello di costringere il mondo intero a riconoscerlo come unico profeta di Dio. Ogni aspetto della sua vita e della sua religione è concentrato su questo obiettivo. Mentre il grande appetito sessuale di Maometto è chiaramente documentato nei libri sacri dell'Islam, per comprendere il suo atteggiamento verso le donne e il sesso è necessario considerarlo nel contesto dell’espansione politica e militare. Questo argomento potrebbe sembrare una vuota speculazione in questa fase, ma con lo sviluppo della storia, altri pezzi del puzzle andranno al loro posto e aiuteranno a comprendere meglio la situazione nel suo complesso.

Maometto non è stato il primo a promuovere la natalità e la fecondità con fini politici e certamente non sarà l’ultimo. La Chiesa cattolica potrebbe essere uno degli esempi più lampanti di tale pratica ed anche il presidente Mao la sfruttò con grande efficacia, anche se la leadership cinese successivamente fu obbligata ad attuare la politica del "figlio unico", per evitare le conseguenze negative della sovrappopolazione come la fame, la povertà e il sovraffollamento.
L'Islam non si preoccupa di queste conseguenze, che sono caratteristiche della maggior parte delle società islamiche.

Il sovraffollamento porta anzi i musulmani a emigrare, appena possibile, in nuovi territori, dove il processo proseguirà il suo ciclo. Questo fa parte della strategia dell'Islam fin dall’Egira (emigrazione a Medina) di Maometto. Prima di delineare il modo in cui l'Islam raggiunge questo alto tasso di natalità, diamo un'occhiata a ciò che l'Islam ha da dire sulla posizione della donna nella società islamica.
La sezione seguente è tratta da un articolo di Bill Warner del Centro per lo Studio dell'Islam politico.

Il modo migliore per conoscere la legge della Sharia è quello di esaminare le leggi vigenti. La fonte migliore è Reliance of the Traveller: A Classic Manual of Islamic Sacred Law tradotta da Nuh Ha Mim Keller, edita da Amana Publications, 1994. La Sharia è organizzata con una struttura numerata ed ogni citazione riporterà il numero dell’indice.

Matrimonio forzato
Una donna può essere costretta a sposare una persona che non vuole.
M3.13 Ogni volta che la sposa è vergine, il padre o il padre del padre può maritarla senza il suo permesso, anche se si consiglia di chiedere il suo permesso se ha raggiunto la pubertà. Il silenzio di una vergine è considerato consenso.

Sesso forzato
La moglie deve fare sesso ogni volta che il marito lo richiede.
M5.1 È obbligatorio per una donna lasciare che il marito faccia sesso con lei immediatamente quando:
(a) Lui lo richiede;
(b) Si trova a casa;
(c) Può fisicamente sopportarlo.

Percosse alle mogli
Il Corano dice che una moglie può essere picchiata e Maometto lo raccomanda nel suo ultimo sermone alla Mecca. Ecco la Sharia:

Trattare con una moglie ribelle
M10.12 Quando il marito nota dei segni di ribellione in sua moglie sia nelle parole, quando per esempio lei gli risponde freddamente mentre aveva l’abitudine di rispondergli con gentilezza, o lui le chiede di venire a letto e lei si rifiuta, in contrasto con la sua solita abitudine; sia negli atti, come quando lui la trova maldisposta mentre prima era gentile e allegra, il marito deve avvertirla a parole, senza allontanarsi da lei o percuoterla, perché lei potrebbe avere un motivo.
L'avvertimento potrebbe essere dirle:
“Temi Allah e ricorda ciò che mi devi”
o potrebbe essere spiegarle che la sua ribellione annulla l’obbligo di sostenerla e darle spazio tra le altre mogli, o potrebbe essere informarla:
“Obbedirmi è un tuo dovere religioso".
Se lei insiste nella ribellione, lui eviterà di dormire (fare sesso) con lei senza spiegazioni e potrà colpirla, ma non in modo da ferirla, nel senso che non può lasciarle lividi, romperle delle ossa, lasciare delle ferite o comunque far scorrere il suo sangue. È illegale colpire al volto. Se lei è ribelle, può colpirla solo una volta o anche più di una volta, anche se un parere più debole sostiene che lui non la può colpire di nuovo, a meno che non si ripeta la ribellione.

Quindi diamo un'occhiata a come questo influenza il tasso di natalità in una società musulmana.
1) Poiché la legge Sharia segue l'esempio di Maometto, l'età minima per il matrimonio dovrebbe essere nove anni. Il governo dell'Arabia Saudita sta attualmente (2014) cercando di introdurre un'età minima per il matrimonio a sedici anni. Questo è probabilmente l’esito di un insieme di fattori, imbarazzo e pressioni internazionali incluse, ma si trova ad affrontare la dura opposizione di tutte le potenti autorità religiose (al momento attuale non c'è un'età minima per il matrimonio in Arabia Saudita8).
2) Nelle società islamiche, l'onore di una famiglia è quanto di più importante ci sia, e dipende in gran parte dal comportamento irreprensibile dei suoi membri di sesso femminile. Sposare le figlie il più presto possibile riduce la possibilità di comportamenti sessuali inopportuni prima del matrimonio.
3) Le ragazze hanno poca voce in questa materia.
4) Una volta sposata una ragazza non ha il diritto di rifiutare un rapporto sessuale con il marito, se non in circostanze estreme.
5) La contraccezione nelle società islamiche è disapprovata. L’Islam promuove le famiglie numerose.
6) La predestinazione è una convinzione basilare nell'Islam. Tutto è stato progettato da Allah e nessuna azione dei singoli potrà alterare il suo piano. Pertanto non ha senso preoccuparsi del mantenimento dei bambini. Quando si chiede ai musulmani come potranno mantenere i loro numerosi figli, una risposta comune è "Allah provvederà".
7) Un musulmano può avere fino a quattro mogli. Ci si aspetterà che una donna di età fertile il cui marito muore per qualsiasi motivo si risposi. Nel caso di una guerra che coinvolga un gruppo musulmano in cui tre quarti degli uomini musulmani vengano uccisi, il tasso di natalità non sarà quindi troppo influenzato.

In teoria, quindi, una donna può sposarsi a 9 anni e da allora essere costantemente gravida. Vent’anni dopo, quando una ragazza non musulmana potrebbe essere in attesa del suo primo bambino, una ragazza musulmana potrebbe avere 10 figli. Naturalmente nella realtà i numeri sono di molto inferiori, con l’alta mortalità infantile e materna a rappresentare solo una parte dei fattori limitanti.
L’Islam esercita un grado di controllo sui suoi seguaci molto più forte della maggior parte delle altre religioni. 

Anche la Chiesa cattolica promuove un alto tasso di natalità, ma in Italia, sede della Chiesa, il tasso di natalità è tra i più bassi del mondo. In una società governata dalla Sharia la pressione a seguire queste regole sarà molto forte, ma anche per i musulmani che vivono nei paesi occidentali i risultati sono evidenti. In Francia, dove si stima che il 10% della popolazione sia musulmana, quasi un terzo dei bambini nati sono musulmani. Negli anni a venire ci si possono aspettare grandi cambiamenti demografici in tutto il mondo occidentale a favore delle popolazioni musulmane.
Anche se non tutti i paesi islamici stanno promuovendo la crescita incontrollata della popolazione, il trend può essere visto chiaramente da un breve sguardo alle statistiche globali sulla popolazione.

Dal New York Times:9
Associated Press Gaza
Hanan Suelem voleva abortire dopo la settima gravidanza, ma i religiosi islamici le dissero che sarebbe stato come “uccidere un'anima”. Le rispose era la sua anima a morire. "Dopo questo, basta, mai più", disse, parlando quasi in un sussurro. "Ho saputo adesso della spirale."
Le scuole della zona operano su due o tre turni per accogliere la crescente popolazione palestinese. La popolazione di Gaza di 1,1 milioni è destinata a raddoppiare entro il 2014. La metà ha meno di 15 anni. Si tratta di una zona già altamente congestionata con pochi posti di lavoro, abitazioni gravemente inadeguate e quasi senza risorse naturali. La Cisgiordania e Gaza insieme hanno una popolazione di oltre 3 milioni, che dovrebbe salire a 5,5 milioni in 14 anni. Il tasso di fertilità è di sette figli per donna. Quasi tutti i bambini sopravvivono e l’aspettativa di vita è di 73 anni. Molti giovani palestinesi non vogliono che i loro figli soffrano come loro, in famiglie povere e sovradimensionate, però le famiglie numerose non sono solo tradizionali, ma un punto di orgoglio nazionalista, e anche un modo di superare gli israeliani sulla terra che i due gruppi condividono.
Fortunatamente, i funzionari della sanità e dell'istruzione sostengono silenziosamente la pianificazione familiare attraverso cliniche e servizi sociali. Le donne vengono informate sui diversi metodi di contraccezione, che siano accettabili sotto l'Islam tutto fuorché i metodi permanenti, come la sterilizzazione o legatura delle tube. La pillola e la IUD per il controllo delle nascite stanno guadagnando favore. I sanitari suggeriscono delicatamente di distanziare le nascite, dal momento che la proposta di porre limiti alle dimensioni della famiglia violerebbe l’insegnamento islamico. Viene ricordato alle donne che, nel Corano, Allah ordina di allattare per due anni. In Cisgiordania la fertilità si attesta a 5,6 figli per donna, rispetto a Israele, che con una media circa 2,7 figli, è prossimo alla media mondiale. Gaza cresce di oltre il 4% l'anno, mentre Israele cresce solo il 2% l'anno, compresa la forte immigrazione. Avvocati palestinesi stanno spingendo per una legge che aumenti l'età legale per il matrimonio, dal momento che la metà delle donne palestinesi si sposano prima di raggiungere i 18 anni ed è legale per loro sposarsi a 15 a Gaza e a 17 in Cisgiordania.

Commenti dell'autore:
Nel 1948 vi erano circa 170 000 rifugiati arabi (non esistevano "palestinesi" a quel tempo); oggi sono circa 5 milioni.
6 Centro per lo studio dell'Islam politico analisi statistica dei islamici Sacri Testi
7 Reliance of the Traveller tradotto da Nuh Ha Mim Keller, da Amana Publications, 1994.
8 http://globalpublicsquare.blogs.cnn.com/2013/05/27/will-saudi-arabia-end-child-marriage

9 24 febbraio 2000, NY Times. Cramped Gaza Multiplies at unprecedented rate

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