sabato 27 agosto 2016

10 La guerra è inganno

 

A questo punto Maometto aveva chiaramente capito il vantaggio tattico dell’indomito coraggio dei suoi guerrieri. In qualità di leader religioso, fu in grado di offrire ai suoi seguaci non solo minacce ma anche incentivi nella vita ultraterrena, qualcosa che la maggior parte dei comandanti militari non può fare. Stabilì anche delle ulteriori norme come questa tratta dalla Sira.

I477 Quando un musulmano affronta un Kaffir in guerra, non deve voltare le spalle, se non come una manovra tattica. Un musulmano che lotta per la causa di Allah deve affrontare il nemico. Non farlo provoca la collera di Allah e il giudizio dell'inferno. La paura non è un’opzione per un jihadista.

I termini della Jihad sono stati fissati in questo momento, e sono registrati anche nella biografia di Ishaq:

I480 Se coloro che praticavano vecchie religioni si arrendessero allIslam, tutto gli verrebbe perdonato. Ma nel caso contrario, dovrebbero imparare dagli avvenimenti di Badr. La Jihad non si fermerà fino a quando i Kaffir non si arrenderanno all'Islam. Solo la sottomissione allIslam salverà i Kaffir.

Il Corano sostiene questo punto:

8:38 Dì ai Kaffir che se cambiano i loro modi, allora saranno perdonati per il loro passato. Se, invece, continuano a peccare, ricorda loro il destino di chi è venuto prima di loro. Combattili
 fino a quando non smettano di perseguitarvi e la religione di Allah regnerà sovrana su tutte le altre. Se desistono, Allah sa cosa hanno fatto nel passato, ma se ci volgono le spalle, sappiate che Allah è il vostro protettore, e ciò è un grande aiuto.



Commenti dell’autore:

Maometto disse chiaramente che i suoi nemici avevano due scelte, sottomettersi alla sua volontà o combattere contro i suoi seguaci suicidi per sempre. Minacciare la gente di arrendersi o morire non era certo un concetto nuovo, anche ai tempi di Maometto. Il vero genio della Jihad, tuttavia, sta nel suo uso dell’inganno. Maometto lo utilizzò per confondere i suoi nemici e per far credere loro che potevano negoziare con lui, quando in realtà aveva giurato di combattere contro di loro fino alla loro resa o alla loro morte.

Maometto ha diviso il mondo in due parti, Dar al Islam e Dar al Harb: Dar al Islam era la terra dell’Islam, la parte che si arrese e che era governata dalla legge della Sharia, mentre Dar al Harb era la terra di guerra, praticamente il resto del mondo. Le nazioni possono non pensare di essere in guerra con l’Islam, ma se non sono governati dalla legge della Sharia, allora l’Islam è in guerra con loro.

Tutti i musulmani sono parte di una nazione conosciuta come la Ummah, che è in guerra con tutte le altre nazioni. Anche se le ostilità non si verificano in qualsiasi momento, loro sono ancora tecnicamente in guerra, perfino se i musulmani ordinari potrebbero non saperlo.
Questa pace è temporanea ed è conosciuta nell'Islam come "Hudna". Un musulmano che vive in Inghilterra non è

quindi un inglese che è anche musulmano, ma è un musulmano che vive in Inghilterra. La sua lealtà è riposta prima di tutto nella Ummah, che tecnicamente è in guerra con il Regno Unito.
È la capacità dell’Islam di nascondere questi fatti ai non musulmani che rende la Jihad così efficace. I leader musulmani lo sanno perfettamente, e spendono una buona parte delle loro risorse nella promozione di questo inganno. Abbiamo già visto il modo in cui i libri santi islamici sono presentati al fine di rendere la loro interpretazione la più difficile possibile. Più avanti vedremo in modo più approfondito i modi in cui l’Islam politico lavora instancabilmente per perpetuare questo inganno.
Questa è la prossima e probabilmente la più importante tattica della Jihad.

Regole della Jihad:

1)       Ingannare il nemico (i Kaffir) ove possibile al fine di assicurarsi la vittoria.

Maometto non solo utilizzò spesso l’inganno, ma come vedremo è stato un maestro in questo campo.

Dato che stiamo parlando di inganno, notate l’uso della parola “perseguitati” nella citazione del Corano utilizzata prima. Ci può sembrare strano che Maometto, in pieno attacco dei suoi nemici, si lamentasse allo stesso tempo della persecuzione. Maometto ha ridefinito la parola “perseguitare” per indicare coloro che non vogliono essere governati dalla Sharia. In altre parole, l’Islam dovrebbe regnare su tutto il mondo, per cui coloro che si oppongono a questo stanno “perseguitando” i musulmani, anche quando vengono attaccati da loro.


Le parole sono molto potenti: definiscono pensieri, pertanto alterando le parole è possibile cambiare il modo in cui la gente pensa. Siate consapevoli del fatto che l’opposizione al governo della Sharia nella propria società è considerata una persecuzione verso i musulmani, per i quali è quindi legittimo attaccare. La dottrina islamica lo considera “auto-difesa". Inoltre, i Kaffir uccisi durante la Jihad non sono considerati vittime "innocenti". Sentiamo spesso i portavoce musulmani insistere sul fatto che l’uccisione di vittime “innocenti” è contro l’insegnamento islamico, ma quello che non spiegano è la diversa concezione della parola “innocente” nell’insegnamento islamico.

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